La macchina della scorta di Falcone continua a viaggiare

e su questa memoria poggiamo il nostro impegno sociale

la teca contenente i resti della QS15 – Foto di Giusy Pellegrino

Dal 24 al 27 marzo Bologna ha ospitato la teca contenente i resti della Quarto Savona Quindici, nome in codice dell’autovettura di scorta del giudice Giovanni Falcone.

Era una Fiat Croma e sul tratto di autostrada all’altezza di Capaci è stata colpita in pieno dalla deflagrazione di circa 500 chili di tritolo nell’attentato del 23 maggio 1992 in cui rimasero uccisi il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.

La teca, portata in città su inizativa della Prof.ssa Stefania Pellegrini, titolare della Cattedra del corso di Mafie e antimafia,  è stata accolta da una Cerimonia solenne, alla presenza delle Autorità e della cittadinanza, che hanno tributato onore e stima alla Presidente dell’Associazione Quarto Savona 15, Tina Martinez Montinaro, moglie del capo scorta del Giudice Falcone.

La Prof.ssa Stefania Pellegrini al Giardino commemorativo di Capaci,
23 maggio 2019

Da anni rincorrevo questo sogno: portare la QS15 a Bologna. Grazie alla disponibilità della mia carissima Tina Montinaro, ci sono riuscita.

Il Comune di Bologna ha condiviso questo progetto e così accogliamo quella che fu la macchina di Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.

Ora appare un groviglio di lamiera, ma in verità è la nostra “croce laica” che ci ricorda il martirio di tre giovani poliziotti uccisi dalla mafia il 23 maggio del 1992″

Stefania Pellegrini

Anche quest’anno la Prof.ssa Stefania Pellegrini porterà una delegazione di studenti del Corso di Mafie e antimafia al Giardino di Capaci, per celebrare il trentennale della strage insieme agli associati della Quarto Savona Quindici e condividere questo momento di memoria e impegno.

Diventando sostenitori dell’Associazione Quarto Savona 15, https://www.quartosavonaquindici.com/

si può ricevere la medaglietta con inciso il numero de chilometri percorsi dalla macchina.

medaglia

Noi lo portiamo sempre addosso, perchè quella macchina non deve fermarsi e continuare a viaggiare con i nostri passi

Foto di Giusy Pellegrino

La presenza di questa teca in città ha rappresentato un momento collettivo importante, perchè ha condotto al centro delle coscienza cittadina un simbolo che narra una storia, un pezzo della storia del nostro Paese, al quale ci viene chiesto di assegnare con il nostro impegno una diversa narrazione, all’insegna della giustizia e contro ogni forma di mafia.

qs 15 giusy 2

Molti bambini e ragazzi hanno chiesto agli adulti spiegazioni su quel groviglio di lamiere, che è stato creato da un atto di guerra allo Stato.

Non tutti hanno saputo dare risposte esaustive alla curiosità empatica dei ragazzi ed è per questo che continuiamo nel nostro impegno nella formazione nell’imformazione antimafia, perchè crediamo che

la conoscenza sia il miglior presidio di legalità

Vento Legale

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