25 aprile: Festa della Liberazione

noi la celebriamo con Lettere: Storie e Storia di condannati a morte della Resistenza

Italia: 1943-’45. Lettere scritte da uomini e donne di diversa estrazione sociale, età, professione e credo. Pochi giorni. A volte ore. Oppure minuti. O anche solo attimi prima della loro condanna a morte per mano dei tedeschi o dei fascisti.

Partigiani e patrioti scrivono con la consapevolezza di andare incontro al loro infausto destino. E quando non ne hanno piena consapevolezza lo avvertono, ne hanno il presentimento. Sanno che verranno uccisi. Scrivono lettere ai loro parenti, amanti, amici e compagni. Lettere private, quindi non pensate per un  pubblico. Partendo da Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza italiana – la base dati curata dall’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia (INSMLI) .

copertina

Lettere non è solo un’operazione di memoria, è anche un modo per ricordarci da dove veniamo e chi siamo. Quelle 90 voci che gridano silenziosi addii vogliono guidarci verso una meta. E forse capiremo anche dove stiamo andando. Ascoltiamole.

Gli associati di Vento Legale hanno assistito a varie rappresentazioni di questo commovente spettacolo, che tocca le corde dell’anima e invita ad una partecipazione comunitaria nella memoria e nell’impegno.

QB – Quanto basta di sè

Campagna di sensibilizzazione per la Giornata mondiale contro i disturbi alimentari

1 – PIATTO DI ME(NO): Una guerra continua contro il cibo che porta a solitudine, evitamento di situazioni sociali come una cena, una festa… Sensazione di vuoto ed enormità, l’ossimoro della malattia


I disturbi del comportamento alimentare – DCA- (anoressia- restrizione e totale rifiuto del cibo , bulimia- abbuffate con senso di colpa e metodi compensatori post e binge – abbuffate con senso di colpa ma senza metodi compensatori) riguardano sempre di più la popolazione femminile e maschile.

Sono dei disturbi psicologici che si riflettono sul corpo, con comportamenti che cercano di anestetizzare ed allontanare qualsiasi tipo di emozione. Il disturbo comporta un controllo ossessivo del peso, del corpo e del cibo.

Le persone affette da disturbi alimentari arrivano a farsi del male, in maniera autolesionistica e avvertono una solitudine che può essere vinta,

perchè si può guarire.

Per la Giornata del Fiocchetto Lilla, ossia La Giornata Mondiale contro i disturbi alimentari divulghiamo il progetto della nostra associata Giusy Pellerino, che intende convogliare l’attenzione sulla materia attraverso la narrazione per immagini fotografiche.

2 – TUTTO O NIENTE : Che sia anoressia ,bulimia o binge non esiste una via di mezzo, non c’è equilibrio, non c’è un buon rapporto con il cibo.

Non è il peso a stabilire la gravità della malattia.

3 – L’OSSESIONE: Il cibo, o meglio, l’ossessione per il cibo scandisce le giornate. Il conteggio delle calorie, il controllo del peso , il pensiero delle abbuffate, tutto è incentrato su questi pensieri.

4 – IL NON DETTO: (non a caso è inserita anche una figura maschile- basta associare i disturbi alimentari solo alle donne!): il non detto è alienante e spesso anche le ragioni del silenzio sono non dette. E’ un’istanza di comunicazione ambigua, disorientante, non chiara, asimmetrica. C’è un’incapacità di comunicare, è presente la vergogna, l’inabilità nel saper accogliere le emozioni.

5- COSTRIZIONE: Ci si sente soffocati. Si pensa di essere soli, gli unici ed incompresi.

6- MAI ADEGUATA: Questa foto descrive la dismorfofobia. Qualsiasi peso non andrà mai bene. Si avrà sempre la necessità di controllare il numero sulla bilancia , l’illusione di poter gestire tutto ,comprese le emozioni.


GUARIRE SI PUO’ facendosi aiutare da persone competenti e rendendosi conto che non si è soli.

MondoSole è un Centro di Cura, Riabilitazione e Reinserimento Sociale in cui le persone con disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia, binge eating, DCA) trovano, oltre ad una cura specifica per la loro patologia, anche un luogo dove poter trascorrere la giornata lontano dai loro rituali sintomatici e dalle tensioni familiari e sociali, un centro di aggregazione con altre persone che condividono gli stessi sintomi, e di reinserimento sociale ed emotivo.

Il Centro MondoSole è uno spazio progettato per potersi fermare in un momento difficile della propria vita, dove poter comprendere e curare la malattia di cui si sta soffrendo e riorganizzare la propria vita, condividendo questo percorso di cura con un gruppo di persone che soffrono delle stesse patologie.

Un luogo in cui il concetto di guarigione non si limita “soltanto” a smettere di abbuffarsi, vomitare o digiunare, ma oltre a questo offre anche la possibilità di comprendere e superare la sofferenza interiore che questi sintomi cercano di anestetizzare, costruendo un percorso di crescita personale che tiene conto proprio della sofferenza patita e delle motivazioni che l’avevano originata.

E’ un centro gestito da ChiaraSole Ciavatta e da uno staff clinico, in cui ogni giorno ci si prende cura anche del lato più pratico del sintomo, dall’incontro con il cibo (attraverso pasti condivisi), al rapporto con il corpo, la famiglia, il lavoro, la sessualità, cioè tutte quelle sfere della vita che vengonO inevitabilmente inquinate da queste patologie.

È un centro in cui sono sempre accolti anche i familiari (genitori, coniugi e partner) delle persone che si rivolgono a MondoSole, per mediare e consigliare al fine di ricostruire i rapporti lacerati da anni di malattia.

index

https://www.chiarasole.com/associazione-centro-mondosole/

Vento Legale ringrazia Giusy Pellegrino per aver curato questo importante progetto di sensibilizzazione e per aver messo a disposizione dell’informazione sul fenomeno la sua lente artistica empatica e appassionata.

Le immagini create sono coinvolgenti ed impongono riflessioni profonde sulla percezione di sè e sulla possibilità di sorreggere e sostenere i percorsi di emersione e rinascita.

SOCIAL PETTOLA

Vento Legale, il Comune di Orsara di Puglia e Peppe Zullo portano le pettole natalizie agli anziani soli

 

“Social pettola”

è un progetto di condivisione inter-generazionele che nasce nel 2020, con l’obiettivo di alleviare le solitudini scaturite dal COVID 19 e dal lockdown che ha colpito noi tutti e maggiormente le fasce più deboli della nostra comunità:

gli anziani soli.

Nel solco dei tanti progetti portati avanti da Vento Legale sull’etica del rispetto ambientale e della tutela del patrimonio umano e femminile, prende spunto l’idea di tornare a bussare, porta per porta, manifestando la semplicità dell’incontro come testimonianza di vicinanza.

La mattina della vigilia di Natale, gli Amici di Vento Legale porteranno nelle case di 235 anziani soli un piccolo dono autentico e identitario della cultura orsarese: le Pettole!

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Il progetto è realizzato grazie alla preziosa collaborazione di colui che ama definirsi “cuoco contadino” Peppe Zullo e con il patrocinio del Comune di Orsara di Puglia, che ha abbracciato questa idea di solidarietà comunitaria.

Ringraziamo anche Roberta Pazienza che ha creato una coinvolgente veste grafica per questa iniziativa, che ha il motto “Tempo per noi”… inteso come tempo per tutti noi: insieme.

La stampa sta dando grande eco a Social Pettola

https://amp.foggiatoday.it/eventi/natale-orsara-puglia-anziani-sociali-vigilia-pettole.html: SOCIAL PETTOLA http://puglialive.net/home/news_det.php?nid=170926: SOCIAL PETTOLA https://www.giornaledipuglia.com/2022/12/orsara-pettole-e-auguri-casa-di-235.html: SOCIAL PETTOLA https://www.lagazzettadisansevero.it/a-orsara-nessuno-solo-a-natale-pettole-e-calore-umano-per-gli-anziani/: SOCIAL PETTOLA https://www.immediato.net/2022/12/18/a-orsara-nessuno-solo-a-natale-pettole-e-calore-umano-per-gli-anziani/: SOCIAL PETTOLA

Con la parola “Social” ci proponiamo di coinvolgere anche le generazioni più giovani, condividendo l’accezione più sana della parola Social.

Non solo touch e tik tok ma anche toch toch e ci aspettano quest’anno 235 porte!



Auspicandoci che questo spirito di condivisione e ascolto possa guidare sempre di più la nostra comunità, gli associati di Vento Legale augurano a tutti Buone Feste!

La macchina della scorta di Falcone continua a viaggiare

e su questa memoria poggiamo il nostro impegno sociale

la teca contenente i resti della QS15 – Foto di Giusy Pellegrino

Dal 24 al 27 marzo Bologna ha ospitato la teca contenente i resti della Quarto Savona Quindici, nome in codice dell’autovettura di scorta del giudice Giovanni Falcone.

Era una Fiat Croma e sul tratto di autostrada all’altezza di Capaci è stata colpita in pieno dalla deflagrazione di circa 500 chili di tritolo nell’attentato del 23 maggio 1992 in cui rimasero uccisi il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.

La teca, portata in città su inizativa della Prof.ssa Stefania Pellegrini, titolare della Cattedra del corso di Mafie e antimafia,  è stata accolta da una Cerimonia solenne, alla presenza delle Autorità e della cittadinanza, che hanno tributato onore e stima alla Presidente dell’Associazione Quarto Savona 15, Tina Martinez Montinaro, moglie del capo scorta del Giudice Falcone.

La Prof.ssa Stefania Pellegrini al Giardino commemorativo di Capaci,
23 maggio 2019

Da anni rincorrevo questo sogno: portare la QS15 a Bologna. Grazie alla disponibilità della mia carissima Tina Montinaro, ci sono riuscita.

Il Comune di Bologna ha condiviso questo progetto e così accogliamo quella che fu la macchina di Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.

Ora appare un groviglio di lamiera, ma in verità è la nostra “croce laica” che ci ricorda il martirio di tre giovani poliziotti uccisi dalla mafia il 23 maggio del 1992″

Stefania Pellegrini

Anche quest’anno la Prof.ssa Stefania Pellegrini porterà una delegazione di studenti del Corso di Mafie e antimafia al Giardino di Capaci, per celebrare il trentennale della strage insieme agli associati della Quarto Savona Quindici e condividere questo momento di memoria e impegno.

Diventando sostenitori dell’Associazione Quarto Savona 15, https://www.quartosavonaquindici.com/

si può ricevere la medaglietta con inciso il numero de chilometri percorsi dalla macchina.

medaglia

Noi lo portiamo sempre addosso, perchè quella macchina non deve fermarsi e continuare a viaggiare con i nostri passi

Foto di Giusy Pellegrino

La presenza di questa teca in città ha rappresentato un momento collettivo importante, perchè ha condotto al centro delle coscienza cittadina un simbolo che narra una storia, un pezzo della storia del nostro Paese, al quale ci viene chiesto di assegnare con il nostro impegno una diversa narrazione, all’insegna della giustizia e contro ogni forma di mafia.

qs 15 giusy 2

Molti bambini e ragazzi hanno chiesto agli adulti spiegazioni su quel groviglio di lamiere, che è stato creato da un atto di guerra allo Stato.

Non tutti hanno saputo dare risposte esaustive alla curiosità empatica dei ragazzi ed è per questo che continuiamo nel nostro impegno nella formazione nell’imformazione antimafia, perchè crediamo che

la conoscenza sia il miglior presidio di legalità

Vento Legale

La voce di Daphne Caruana Galizia

Iniziativa realizzata nell’ambito della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

Daphne Anne Vella, coniugata Caruana Galizia (Sliema, 26 agosto 1964 – Bidnija, 16 ottobre 2017)

Per la settimana della legalità (13- 21 marzo 2022) connessa alla celebrazione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, Vento Legale ogni anno realizza eventi formativi e informativi volti a raccontare la storia di una delle vittime di mafia, che è divenuta simbolo di riscatto dei valori dell’antimafia sociale.

Quest’anno le nostre iniziative saranno dedicate a celebrare la figura di Daphne Caruana Galizia, giornalista maltese, uccisa con un’autobomba nel 2017 per il suo lavoro di denuncia del sistema di mafia, riciclaggio e corruzione internazionale.

Nel 2020 un racconto prodotto nell’ambito dei laboratori di Vento Legale è risultato vincitore del Concorso nazionale “Codice Rosso” ed è stato pubblicato in un libro sulla violenza di genere, perché l’omicidio di Daphne è anche un femminicidio: l’omicidio di una donna dell’antimafia.

Con il patrocinio del Comune di San Lazzaro di Savena (Bo) abbiamo deciso pdi realizzare un progetto divulgativo integrato composto da:

  • un video di teatro-danza che racconta la storia di Daphne, con musiche orginali del Maestro Francesco Ricci; il testo e gli interventi coreografici provengono dai laboratori in itinere di Vento Legale e rappresentano il punto di inizio di una ricerca che continueremo insieme;
  • una conferenza di presentazione del video e di approfondimento del ruolo delle donne e del giornalismo nell’antimafia.

Domenica 13 marzo alle ore 16.00 presso la Mediateca di San Lazzaro di Savena abbiamo realizzato un evento dal titolo:

Il giornalismo libero come presidio di legalità.

Tributo a Daphne Caruana Galizia

Programma:

ore 16.00 – 16.30
Saluti istituzionali dell’Amministrazione in occasione della settimana della legalità

ore 16.30 – 17.00
Proiezione del video realizzato dall’Associazione Vento Legale sulla storia di Daphne Caruana Galizia (il testo e gli interventi coreografici provengono dai laboratori in itinere di Vento Legale e rappresentano il punto di inizio di una ricerca che continueremo insieme)

 

ore 17.00 – 18.00
Stefania Di Buccio intervista la Prof.ssa Stefania Pellegrini, Professore ordinario di Sociologia del diritto e titolare del corso “Mafie e antimafie” dell’Università di Bologna, sul tema “Il ruolo delle donne nell’antimafia sociale. Il giornalismo libero come presidio di legalità”.

ore 18.00 – 19.00
Dibattito

ore 19.00
Tributo a Daphne Caruana Galizia attraverso l’ascolto del brano originale composto dal Maestro Francesco Ricci.


GUARDA IL TRAILER REALIZZATO DA SIMON BARLETTI

Con la preziosa partecipazione di

Silvia Ghirardi Frilli (responsabile del laboratorio “Genere?Femminile solidale),

Lorenza Fantoni (voce del laboratorio “Voci nel vento)

Adriano Di Buccio (responsabile del laboratorio “La bella etá”).

Tornano gli “ESERCIZI DI GENERE”

per celebrare il vero senso della Giornata Internazionale della Donna

“Esercizi di Genere” è un contenitore di storie, uno spettacolo ideato, scritto e diretto da Silvia Ghirardi Frilli, con il contributo di Stefano Bonsi e le musiche originali di Riccardo Cesari.

E’ prevista una nuova data proprio l’8 marzo, per celebrare il senso profondo di questa ricorrenza, come piace a Noi di Vento Legale

I dettagli per partecipare sono qui: https://fb.me/e/2f7ZgUvNt

Il 1975 è stato definito dalle Nazioni Unite come l’Anno Internazionale delle Donne e l’8 marzo di quell’anno i movimenti femministi di tutto il mondo hanno manifestato per ricordare l’importanza dell’uguaglianza dei diritti tra uomini e donne.

In tutto il mondo l’8 marzo ricorre la Giornata Internazionale della Donna , una giornata in cui si celebrano le conquiste sociali, economiche e politiche, ma è utile anche parlare di discriminazioni e violenze fisiche e psicologiche di cui le Donne ancora oggi sono oggetto.

Per un 2022 ispirato al rispetto per la Natura

Una piccola produzione di video poesia promossa da Vento Legale sul tema della tutela ambientale

Vento Legale promuove e realizza progetti di tutela e valorizzazione dell’ambiente e vuole trasmettere un augurio per il 2022 che sia ispirato ad una cittadinaza etico-ambientalista.

Il valore dell’ecosistema e delle biodiversità sono fonte di vita e costituiscono un autentico nutrimento dell’anima.

Per questo le arti espressive e performative si alimentano delle energie da esso promanate e restituiscono messaggi profondi e viscerali.

Questa piccola produzione video nasce dal connubio fra il laboratorio di scrittura creativa e quello di interpretazione scenica, per tramandare le storie del territorio, perché conoscere il proprio territorio è il primo passo per amarlo e tenere condotte ispirate al rispetto ed alla tutela ambientale.

Monologo sulla natura: C’era una volta Pescocostanzo
Autore del testo: Stefania Anna Ines
Interprete: Felice Adriano Di Buccio
Colonna sonora: “Il Motore dell’Anima” di Cesare Fallavollita e Salvatore Valeri
Editing Video: Jessica Di Censo
Editing Audio e Musica: Salvatore Valeri

Video di promozione ambientale e culturale incluso nel

Progetto “Prendiamoci per mano”

Formazione Antimafia per la cittadinanza

Rassegna “Natale Legale” per una cittadinanza attiva contro le mafie

L’Associazione Vento Legale organizza momenti di approfondimento e formazione per i soci e per la collettività in materia di antimafia.

Il prossimo evento è realizzato insieme agli Amici del Presidio Libera di Sulmona (Abruzzo) e vedrà collegati i membri di Vento Legale Veneto, Emilia-Romagna e Puglia.

La formazione è il miglior presidio di legalità

e ogni bene confiscato e riutilizzato è un avamposto di civiltà

Stefania Di Buccio
Invito – per ottenere il link scrivi a ventolegale@gmail.com

Natale – Legale

perchè la solidarietà e l’impegno civico non vanno in vacanza!

Le feste natalizie possono essere vissute secondo lo spirito religioso, secondo quello vagamente consumistico, possono essere vissute in famiglia o intimamente, possono essere celebrate, desiderate o sommessamente subite.

Sono modi antitetici di vivere le Feste collegate al Natale, ma ciascuno di questi modi è compatibile con la solidarietà.

La solidarietà non va in vacanza, anzi, con più tempo a disposizione si possono convogliare con più forza le energie buone verso il sostegno di progetti di agricoltura etica, di legalità o di sostegno delle vulnerabilità.

Vento Legale quest’anno sostiene:

  • “Facciamo un Pacco alla camorra”, per regalarsi per Natale un pacco di prodotti coltivati nelle terre confiscate alla criminalità organizzata. “Fare il pacco” vuol dire “dare una fregatura”, con questo atto di solidarietà daremo una fregatura alla camorra, perchè sosterremo i percorsi di legalità e inclusione nati dal riutilizzo dei beni confiscati. Per acquistare il Pacco on line https://bit.ly/3GeEyju
  • “Natale con Ant”, la Fondazione che fornisce assistenza medico specialistica gratuita a casa dei malati di tumore senza alcun costo per le famiglie. Il credo di ANT è sintetizzato dal termine “Eubiosia” (dal greco, eu/bene-bios/vita, “la buona vita – vita in dignità”) intesa come insieme di qualità che conferiscono dignità alla vita, in ogni fase della malattia. Le proposte di Natale sono qui: https://ant.it/natale-solidale?gclid=CjwKCAiAtdGNBhAmEiwAWxGcUvAqu9BKHsDDCdf90e8kFG1ckB_h4_ZZHRENP0tA6hVYXB04okh-WBoCmJEQAvD_BwE
  • “Libera il Natale” a sostegno di Libera, nomi e numeri contro le mafie, che propone una serie di articoli colorati, etici, biologici e solidali, a sostegno dei progetti formativi e di vicinanza a chi denuncia. Ecco i gadget disponibili: https://www.libera.it/schede-1058-il_natale_di_libera

Nel periodo natalizio Vento Legale ha in programma appuntamenti aperti con la cittadinanza in materia di antimafia sociale.

La convivialità fra un panettone e una tombola può essere anche un momento di cittadinanza attiva e di impegno sociale.

Noi ci crediamo e lo facciamo!

Esercizi di Genere – I mille volti delle donne

Reading del testo scritto da Silvia Ghirardi Frilli

Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e l’Associazione Vento Legale ha deciso di celebrare questo evento con l’impegno civico, sostenendo il progetto creativo ideato dall’associata Silvia Ghirardi Frilli.

«Esercizi di Genere» è uno spettacolo teatrale inedito con testi di Slvia Ghirardi Frilli (e un monologo do Stefano Bonsi) e con le musiche originali di Riccardo Cesari, che tratta le tematiche della violenza di genere, della condizione dell’amore nella terza età, delle relazioni sentimentali tossiche e del ruolo della donna nella società moderna.

Grazie al patrocinio del Comune di San Lazzaro, presso gli spazi della Mediateca il 1 dicembre 2021 più di sessanta persone hanno partecipato al Reading di “Esercizi di Genere”. Ci siamo commossi per i testi, per le storie e ci siamo sentiti uniti, nella consapevolezza che la diffusione della cultura del rispetto è la strada maestra per l’acquisizione di una condizione condivisa di impegno per l’uguaglianza sostanziale, l’equità sociale e la parità di genere, contro ogni sopraffazione e violenza

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