QB – Quanto basta di sè

Campagna di sensibilizzazione per la Giornata mondiale contro i disturbi alimentari

1 – PIATTO DI ME(NO): Una guerra continua contro il cibo che porta a solitudine, evitamento di situazioni sociali come una cena, una festa… Sensazione di vuoto ed enormità, l’ossimoro della malattia


I disturbi del comportamento alimentare – DCA- (anoressia- restrizione e totale rifiuto del cibo , bulimia- abbuffate con senso di colpa e metodi compensatori post e binge – abbuffate con senso di colpa ma senza metodi compensatori) riguardano sempre di più la popolazione femminile e maschile.

Sono dei disturbi psicologici che si riflettono sul corpo, con comportamenti che cercano di anestetizzare ed allontanare qualsiasi tipo di emozione. Il disturbo comporta un controllo ossessivo del peso, del corpo e del cibo.

Le persone affette da disturbi alimentari arrivano a farsi del male, in maniera autolesionistica e avvertono una solitudine che può essere vinta,

perchè si può guarire.

Per la Giornata del Fiocchetto Lilla, ossia La Giornata Mondiale contro i disturbi alimentari divulghiamo il progetto della nostra associata Giusy Pellerino, che intende convogliare l’attenzione sulla materia attraverso la narrazione per immagini fotografiche.

2 – TUTTO O NIENTE : Che sia anoressia ,bulimia o binge non esiste una via di mezzo, non c’è equilibrio, non c’è un buon rapporto con il cibo.

Non è il peso a stabilire la gravità della malattia.

3 – L’OSSESIONE: Il cibo, o meglio, l’ossessione per il cibo scandisce le giornate. Il conteggio delle calorie, il controllo del peso , il pensiero delle abbuffate, tutto è incentrato su questi pensieri.

4 – IL NON DETTO: (non a caso è inserita anche una figura maschile- basta associare i disturbi alimentari solo alle donne!): il non detto è alienante e spesso anche le ragioni del silenzio sono non dette. E’ un’istanza di comunicazione ambigua, disorientante, non chiara, asimmetrica. C’è un’incapacità di comunicare, è presente la vergogna, l’inabilità nel saper accogliere le emozioni.

5- COSTRIZIONE: Ci si sente soffocati. Si pensa di essere soli, gli unici ed incompresi.

6- MAI ADEGUATA: Questa foto descrive la dismorfofobia. Qualsiasi peso non andrà mai bene. Si avrà sempre la necessità di controllare il numero sulla bilancia , l’illusione di poter gestire tutto ,comprese le emozioni.


GUARIRE SI PUO’ facendosi aiutare da persone competenti e rendendosi conto che non si è soli.

MondoSole è un Centro di Cura, Riabilitazione e Reinserimento Sociale in cui le persone con disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia, binge eating, DCA) trovano, oltre ad una cura specifica per la loro patologia, anche un luogo dove poter trascorrere la giornata lontano dai loro rituali sintomatici e dalle tensioni familiari e sociali, un centro di aggregazione con altre persone che condividono gli stessi sintomi, e di reinserimento sociale ed emotivo.

Il Centro MondoSole è uno spazio progettato per potersi fermare in un momento difficile della propria vita, dove poter comprendere e curare la malattia di cui si sta soffrendo e riorganizzare la propria vita, condividendo questo percorso di cura con un gruppo di persone che soffrono delle stesse patologie.

Un luogo in cui il concetto di guarigione non si limita “soltanto” a smettere di abbuffarsi, vomitare o digiunare, ma oltre a questo offre anche la possibilità di comprendere e superare la sofferenza interiore che questi sintomi cercano di anestetizzare, costruendo un percorso di crescita personale che tiene conto proprio della sofferenza patita e delle motivazioni che l’avevano originata.

E’ un centro gestito da ChiaraSole Ciavatta e da uno staff clinico, in cui ogni giorno ci si prende cura anche del lato più pratico del sintomo, dall’incontro con il cibo (attraverso pasti condivisi), al rapporto con il corpo, la famiglia, il lavoro, la sessualità, cioè tutte quelle sfere della vita che vengonO inevitabilmente inquinate da queste patologie.

È un centro in cui sono sempre accolti anche i familiari (genitori, coniugi e partner) delle persone che si rivolgono a MondoSole, per mediare e consigliare al fine di ricostruire i rapporti lacerati da anni di malattia.

index

https://www.chiarasole.com/associazione-centro-mondosole/

Vento Legale ringrazia Giusy Pellegrino per aver curato questo importante progetto di sensibilizzazione e per aver messo a disposizione dell’informazione sul fenomeno la sua lente artistica empatica e appassionata.

Le immagini create sono coinvolgenti ed impongono riflessioni profonde sulla percezione di sè e sulla possibilità di sorreggere e sostenere i percorsi di emersione e rinascita.

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